Jambo! Siamo tornate dalla Tanzania cariche e motivate, l’aria africana fa bene allo spirito. 🧘♀ Ed ecco il nostro nuovo progetto – vogliamo invitarvi il 20 dicembre dalle 17 in poi al bar Senza Nome che gentilmente ci ha offerto uno spazio per il nostro mercatino solidale, dove potrete trovare oggetti fatti a mano con stoffa africana.
Acquistando questi oggetti non vi limiterete a fare un regalo di Natale ma contribuirete anche a sostenere il Nyota Bahari Health center di Kisiju, in Tanzania: un bel gesto in ogni direzione.
Vi aspettiamo per scambiarci gli auguri, in una serata speciale! 🎄⭐️
Link per poter visitare l’evento su Facebook
Che cos’è Domani farà Bello?
Siamo Alessandra e Marta e ci siamo conosciute circa tre anni fa all’aeroporto di Bologna, dove lavoriamo insieme. Prima ancora di essere colleghe ci siamo sentite amiche, riuscendo ad instaurare fin da subito un solido legame di simpatia e complicità, con interessi da condividere e coltivare insieme. Abbiamo sperimentato i buoni propositi della bell’amicizia attraverso un primo viaggio insieme, tra la Cambogia e il Laos e ci siamo rese conto che, su tutto, ciò che alimentava maggiormente questo rapporto era proprio la curiosità della scoperta del mondo, carico di piccoli tesori ma abituato a tenere molto, troppo per sé.
Abbiamo quindi deciso di guardarci intorno cambiando punto di vista. Approfittando del soggiorno per il servizio civile di Luigi (fratello di Alessandra), nel ottobre del 2018 siamo partite alla volta della Tanzania, convinte che persone amiche avrebbero reso questo viaggio una vera e propria esperienza. E così è stato.
Abbiamo raggiunto il distretto di Mkuranga, tra i villaggi di Mavunja e Kisiju, a circa 100 km da Dar es Salaam, la capitale. Era lì che Luigi, in qualità di ingegnere, stava gestendo i lavori di restauro di un vecchio pozzo inutilizzato, con l’obbiettivo di sostituirlo e garantire di conseguenza ai villaggi una fonte d’acqua pulita e potabile. Non troppo distante dal sito di ristrutturazione della via idrica, infatti, si trova un ospedale dalle modeste dimensioni, il “Nyota ya Bahari Health Center”, dignitosamente gestito da una missione di suore dedite alla cura e al recupero di fondi necessari per il mantenimento e il supporto delle persone.

Siamo quindi entrate nell’edificio, poi nella sala adibita alla gerenza delle nascite, con madri e rispettivi neonati. Siamo state colpite dai molti bambini, alcuni sani e pronti a crescere, altri no. In particolare ci ha segnato un bebè nato il giorno prima che, a causa di una compressione dei nervi della spalla, non potrà mai utilizzare il braccio destro – una condizione facilmente evitabile con i mezzi necessari. Ci siamo rese conto che in un paese del terzo mondo questo è un tipo di condizione quasi accettata, perfettamente in linea con l’idea comune della vita. È qualcosa che può capitare, insomma. La gestione dei parti è fatta concedendosi alla fortuna e alla base c’è la totale incompetenza nell’utilizzo dei macchinari a disposizione. Ci hanno raccontato che hanno a disposizione un ecografo ma che nessuno è in grado di saperlo utilizzare.
Ci siamo sentite turbate, quasi in colpa per non aver mai avuto nemmeno la preoccupazione che qualcosa del genere potesse succedere nel nostro di mondo, quello moderno e all’avanguardia. In quel momento è nata l’idea di contribuire ad un miglioramento e questo è stato il primo giorno del progetto “Domani farà bello”.
Obiettivi raggiunti
Abbiamo sostenuto tutte le spese (circa 1000 euro) di un corso di formazione di tre mesi “Short Course in Diagnostic Ultrasound” a sister Carmen Hokororo, iniziato a Luglio, al Kilimanjaro Christian Medical Centre. Questa università si trova a Moshi, nel nord della Tanzania, a circa 700 km dell’ospedale. A breve sister Carmen avrà il suo diploma.
Abbiamo concluso l’acquisto e la consegna diretta di 66 lattine di latte in polvere (Lactogen), viste le svariate situazioni in cui il latte materno non è abbastanza nutritivo e i prezzi impraticabili per l’ospedale.
Dove vogliono arrivare
Come già menzionato, a breve completeremo l’acquisto di macchinari per l’allestimento di un piccolo laboratorio di analisi. Sono due macchinari indispensabili, che aumenterebbero notevolmente le prestazioni delle analisi. Un prelievo, infatti, prevede tempi d’attesa molto lunghi dal momento che i campioni devono essere spediti a Dar es Salaam, studiati e riportati nell’ospedale del villaggio. Sono attese frustranti e molto spesso controproducenti, che potrebbero tardare interventi medici vitali.
Faremo un secondo viaggio in Tanzania a inizio Novembre. Porteremo con noi prodotti medici e vestiti per i bambini nati in ospedale e o oltre all’acquisto delle macchine vogliamo fare una visita approfondita a tutta la missione (scuola, scuola di cucito, ecc). In futuro ci piacerebbe creare un progetto più ampio di sostegno e sviluppo di tutta la comunità. A breve condivideremo più aggiornamenti.
Si mantiene la necessità di sostituire il generatore d’energia dell’ospedale. Spesso, infatti, questo causa molti problemi per via di guasti e malfunzionamenti che lasciano la struttura senza corrente e acqua, anche per intere settimane. Ovviamente non si tratta di un’operazione immediata: tempi e modalità di rimpiazzo possono essere complessi. A tal proposito, vorremmo approfittare di eventuali vostre conoscenze del settore chiamando in causa chiunque voglia rendersi disponibile a portare a termine questo progetto. Saremo entusiaste di condividere con voi ogni dettaglio tecnico per cercare un generatore quanto più adatto all’ospedale.
Come aiutare il progetto?
Quello che ci sembrava un viaggio di due settimane si è trasformato in una grande rete di solidarietà e affetto tra tante persone che hanno voluto sostenerci. Ma questo progetto, che adesso è di tutti, non è vicino alla fine! A breve comunicheremo il nostro prossimo obiettivo e sicuramente ci serviranno più fondi per poter continuare a sognare con un ospedale e un intero villaggio più belli.
Se desiderate fare una donazione mettiamo a disposizione le seguente opzioni:
Paypal: paypal.me/MOliveira353
Bonifico bancario: IT89C0306967684510346380565
(Alessandra Rainò)
Per concretizzare idee a distanza in un continente meraviglioso e complesso come quello africano consideriamo che una rete di contatti ha la stessa importanza dei contributi economici. In questo momento stiamo raccogliendo informazioni sulla possibilità di acquisto di un generatore di energia. Se lavorate o avete dei contatti in queste aree e li volete condividere con noi ne saremo felici!
Per qualsiasi informazione, suggerimento o idea scriveteci a: misoliveira@gmail.com