Green pass, divieto di manifestare , daspo per i cittadini che alzano la voce , schedatura elettronica di tutti gli spostamenti , eliminazione del contante , cambi fissi tra paesi
“Nel 1943 Hitler dichiarò «il disordine delle piccole nazioni» e «l’anacronistica divisione dell’Europa in singoli Stati» andavano liquidati. Lo scopo della lotta nazista era quello di creare un’Europa Unita. A tal fine, i singoli paesi europei dovevano essere disposti «a subordinare i propri interessi a quelli della Comunità europea»: parola di Walther Funk, ministro per gli Affari economici del terzo Reich dal 1937 al 1945.”
“A questo punto, le similitudini tra l’europeismo odierno e quello nazista, si fanno veramente sorprendenti. I nazisti, infatti, elaborarono dei piani di integrazione, d’unificazione economica dell’Europa incredibilmente dettagliati, che presentano incredibili affinità con l’Unione Europea dei giorni nostri.”
“Nel 1940, Hermann Göring, presidente del Reichstag, presentò un piano dettagliato per «l’unificazione economica su vasta scala dell’Europa». Esso includeva un’unione doganale, un mercato unico e l’istituzione di cambi fissi tra paesi, «nell’ottica della creazione di un’unione monetaria europea».”
“L’unificazione monetaria giocava un ruolo assolutamente centrale nei piani dei nazisti: essa, infatti, sarebbe stata lo strumento che avrebbe garantito ai tedeschi la dominazione surrettizia di questa nuova area economica, in quanto il marco, come valuta di riferimento, «avrebbe assunto un ruolo dominante nella politica valutaria europea». I piani nazisti per l’integrazione economica dell’Europa erano tanto economici quanto politici.”
L’UE odierna, che nasconde dietro presunte “leggi economiche” precise strategie politiche, sembra aver fatto tesoro degl’insegnamenti del Terzo Reich, rivisitandoli in salsa arcobaleno-globalista, in modo da indorare la pillola e riuscire in maniera soft e ancora più subdola, ad irreggimentare le “menti” meno allenate al pensiero critico dei “mala tempora” in cui stiamo vivendo.”