Certo. Il problema è che le indagini – come vede – le stiamo facendo noi. Noi ci mettiamo l’impegno e la faccia. Poi la conseguenza è che i magistrati si occupano di questa o di quell’altra cosa. Ma non dovrebbe essere così. Genova (la Tognazzi si riferisce alla Procura, ndr) aveva già avuto l’occasione di indagare sull’operato dei magistrati di Siena ma, come si ricorderà, venne tutto archiviato
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Erano in tre nella stanza, da questo punto non si esce: finestra chiusa, cestino rovesciato, armadio aperto… . Non sei stato te? Dimmi chi è stato! Dunque la telefonata a cui non avrebbe risposto – e questo lo verificheremo – , è forse la vicenda meno grave. Cosa cercavate in quell’ufficio? Perché è stato messo a soqquadro? Poi lui dice di aver parlato con qualcuno a Roma e che questo qualcuno gli avrebbe risposto che avrebbero preso la macchina immediatamente per venire a Siena. Se è un “suicidio normale”, mi spiega che bisogno c’era di prendere la macchina da Roma, a sirene spiegate, per venire a Siena? E torniamo così alla famosa telefonata intercettata in cui viene detto al 118 il nome della persona morta perché il 118 il nome non lo sa. E gli dicono: “Mi faccia sapere se è David Rossi perché a Roma lo vogliono sapere. Sa, qui c’è tutto un giro…”.
Sorgente: La vedova di David Rossi: “Sbalordita dal pm. Le indagini le facciamo noi”