Una volta, si giocava a calcio…. Ogni comitiva era una squadra…. Ogni quartiere avrebbe potuto schierare numerose compagini in un ipotetico torneo tra quartieri…. Si viveva per strada, si giocava per strada, sui marciapiedi…..nei parchi….nei prati… Si stava insieme davvero…..di persona….ricordo ancora bene gli odori di quegli anni….oggi non ci sono più odori, solo afrori…. Dal calcio ad 11 si passò a quello ad 8….poi a 5…..
I grandi campi da calcio delle borgate, degli oratori, cominciarono a sparire…. Spesso smembrati per farne tre di calcetto….non si trovavano più squadre, i campi non rendevano più… Le comitive si restringevano, si dividevano…..si perdevano….. Chat…..social…..l’ipocondria che ti chiude in casa…. Le vacanze da fare a Sharma e non più al paese…. Il mondo che si allarga virtualmente ma si restringe nei fatti, nella realtà, nella vita di tutti i giorni.
Un interesse malato per tutto quello che è lontano ed un menefreghismo assoluto per il luogo in cui si vive…..amore incondizionato per chi soffre a migliaia di km e sdegno per il derelitto che ti passa davanti mendicando. Aiutare a distanza è sempre comodo, facile…..spesso ipocrita…. Sempre più soli ed attaccabili, condizionabili…..ed ecco l’esplosione pilotata e sponsorizzata dell’ansia, degli attacchi di panico…della depressione, delle intolleranze… Coprite quei sorrisi e non alzate lo sguardo al cielo…..ci hanno rubato anche quello….. E vai di psicofarmaci….anche da banco, accessibili a tutti……ma il problema per molti era la cannetta fatta in comitiva….. Ci si separa sempre di più……ed ora anche i campi da calcio a 5, sempre più vuoti, subiscono l’onta dei loro predecessori ad 11 e vengono sostituiti da tre campi da Padel…..dove si gioca al massimo in 4…..
Quello che è successo, succede e succederà alle nostre società ed alle nostre vite, è chiaro, presente e prevedibile in ogni sua sfaccettatura…. Ogni cosa bella e condivisa……ogni gioia, ogni allegria, sono state distrutte o quasi…. La vita passata, con tutti i suoi limiti, con tutti i presagi ed i presupposti già presenti per l’orrore futuro, aveva comunque un suo perché….valeva ancora la pena…..e dava ancora una possibilità di salvezza…. Una vita senza decisioni, senza libertà, senza contatti, senza comunità, senza condivisione…….piena di terrore, regole, norme, paure, ordini, codici, sieri, imposizioni, restrizioni, sacrifici…..non è una vita….non vale la pena…. La mia generazione e quelle limitrofe, sono le pagine più vergognose di ogni possibile stadio dell’evoluzione umana….
Alcuni hanno combattuto…..male però… Molti hanno fatto finta di nulla…. Moltissimi hanno addirittura contribuito attivamente all’instaurazione di questo putrescente nuovo ordine….. Tutti personaggi tragici di un romanzo di terza categoria…..