La prima dose di vaccino è stata somministrata il 13 gennaio. Dopo un paio di giorni sono comparsi i primi casi di malessere (brividi e febbriciattole), e allora abbiamo fatto un giro di tamponi”.
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Una volta arrivati i risultati “sono scattati gli accorgimenti di protezione e le misure di assistenza del nostro medico”. Inoltre, aggiunge Gaggioli, “abbiamo segnalato la situazione al servizio di farmacosorveglianza dell’ Ausl, e ora attendiamo le linee guida per capire come procedere”. E pensare che, spiega sempre il responsabile, “quest’anno non abbiamo mai avuto contagi, prima del 13 gennaio erano tutti negativi”.
Paolo Pandolfi, direttore del dipartimento : ” È un focolaio importante, che è stato subito sottoposto a monitoraggio”. La particolarità è che in questo caso non è previsto il richiamo. “Secondo le indicazioni dell’Aifa, se c’è un’infezione successiva alla prima dose la persona infetta non deve essere vaccinata di nuovo. Perché l’infezione naturale è già una seconda dose”.