Questi cementi possono andare incontro a vari fenomeni di degradazione tra cui la corrosione dei metalli che contengono in forma particolata. E possono rilasciare i vari component della miscela, ceneri comprese, anche in ambiente domestico, visto che con questo cemento si costruiscono non solo ponti e cavalcavia ma anche le nostre case.
Credo sia comprensibile da chiunque: inalare polveri tossiche non è salutare. Insomma, non c’è solo il vistoso e a volte tragico sgretolamento: con quella roba si devono valutare le possibilità di effetti molto più sottili e, alla lunga, senza teatralità, potenzialmente letali.
Da anni è stata codificata ufficialmente una malattia chiamata “sick-building syndrome”, il che, tradotto, significa sindrome da edificio malato. Sì: i nostri mobili sono trattati con formaldeide cancerogena, le vernici contengono solventi tossici, usiamo deodoranti per ambienti non proprio sani, siamo immersi in campi elettromagnetici… Ma c’è anche il cemento.
Chi vive in quelle abitazioni si ammala e non sempre il medico riesce a fare una diagnosi corretta. Vengono prescritti farmaci per tacitare i sintomi, ma nella migliore delle ipotesi questi di limitano a mitigare e a nascondere i sintomi senza andare alla radice del problema. Non