Un diritto tra tanti é diventato quello assoluto… E questo non dovrebbe mai accadere :
“Nella Costituzione non è prevista una gerarchia di diritti; non esiste un diritto ‘’più uguale’’ degli altri. Il diritto alla salute è sancito dall’articolo 32 (La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività), ma questo non è un diritto ‘’tiranno’’. È stata proprio la presidente della Consulta a ricordare i principi della giurisprudenza costituzionale in materia di diritti fondamentali.
‘’La Corte ha affermato che il diritto assoluto diventa un tiranno’’- sono parole di Marta Cartabia – e che pertanto occorre ‘’tenere unito ciò che apparentemente non poteva trovare un contemperamento, la tutela della salute, dell’ambiente, ma anche il diritto al lavoro e i diritti economici dell’impresa. Istanze tutte buone ma che, se affermate in modo assoluto, rompono il tessuto sociale, e la necessità di bilanciare’’.
Come si fa a non vedere che le misure di contenimento dell’epidemia del Covid-19 hanno trasformato il diritto alla salute in un diritto ‘’tiranno’’, in nome del quale sono state sospese tutte le altre prerogative che la Legge fondamentale riconosce ai cittadini? Vogliamo ricordare a quale regime giuridico siamo sottoposti da più di due mesi?
Il Parlamento è di fatto esautorato, è divenuto un organo di pura ratifica delle decisioni del governo;
decisioni importanti per la vita dei cittadini, per l’economia, per il normale funzionamento delle istituzioni vengono prese con Dpcm, una fonte normativa di carattere secondario che sfugge sia al controllo del Parlamento che alla presa di visione da parte del Capo dello Stato;
l’esercizio della giurisdizione è sospeso; il diritto di elettorato attivo e passivo è sospeso;
il diritto alla mobilità dei cittadini è gravemente condizionato, tanto da risultare impraticabile;
si è costituito, con provvedimenti almeno impropri se non persino illegittimi, una sorta di diritto penale totale ma surrettizio, la cui amministrazione è sottratta al giudice ed affidata alle Forze dell’Ordine e alla loro discrezionalità;
è sospeso il diritto di culto;
è vietato l’esercizio del diritto di manifestare il proprio pensiero;
i rapporti familiari e interpersonali devono sottostare a proibizioni inammissibili;
sono limitati il diritto al lavoro e la libertà di impresa.
Tutto questo in nome di un diritto alla salute anch’esso mutilato, perché, di fatto, non si eseguono le terapie né gli interventi chirurgici necessari per altre tipologie (altrettanto gravi), soprattutto per quanto riguarda la cura dei neonati e dell’infanzia (come hanno ricordato i pediatri), giacché gli studi medici sono chiusi e tutte le energie e le disponibilità sono state concentrate nella lotta al Coronavirus.”