La Grecia ha anche accettato di utilizzare le cosiddette aste elettroniche che sono iniziate dopo essere state fermate per due mesi. Le banche avevano invece chiesto che gli immobili posti a garanzia del mutuo, anche la prima casa, tornassero nel mercato immobiliare nel più breve tempo possibile. Il governo Tsipras si era impegnato a proteggere almeno le prime abitazioni delle persone, ma nelle trattative con le banche anche questo impegno è stato disatteso. Come noto le banche greche sono gravate da centinaia di miliardi di crediti inseigibili dopo anni di crisi finanziaria, principalmente a causa dell’incapacità delle persone di rimborsare i mutui. Una recessione provocata dalle misure di austerity che hanno tagliato i posti di lavoro e bloccato gli investimenti delle imprese. I prestiti in sofferenza sono da tempo in cima all’agenda dei colloqui della Grecia con i suoi “creditori” (ossia le banche coordinate dalla Troika).
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L’antidiplomatico – Liberi di svelarvi il mondo
Sorgente: Grecia, proteste contro le aste immobiliari per le case confiscate. Bandiera UE alle fiamme