Proprio quei paesi che hanno un debito privato monstre (Germania), infatti, invidiano il nostro credito privato (risparmi), le nostre pensioni (che mantengono molti disoccupati agendo da ammortizzatore sociale) e le nostre case di proprietà (che loro non hanno) e, guarda caso, cercano sempre di colpire questi punti fermi del nostro benessere, magari per risolvere, un domani, il “debito” monstre privato (pare 7 volte il PIL Europeo) della Deutschebank (per la precisione “crediti non esigibili a bilancio”). Avete mai fatto caso che i paesi nel mirino, come il nostro, hanno sempre una posizione geostrategica importante e/o bellezze naturali, artistiche, storiche, culturali in quantità? Queste fanno gola… Il FQ ha spacciato perfino per cosa buona e giusta la svendita a un tedesco di un isolotto in Toscana mascherandolo dietro il binomio ambientalismo/corruzione… A proposito di fondamentali economici l’Italia pre-covid e, ancor più, pre crisi del 2008, è il paese a lavorare più ore pro capite, nell’import/export ha bilancia commerciale sana (nonostante la penalizzazione insita nella moneta unica), spesa pubblica (in beni e servizi) più bassa da 40 anni e avanzo primario costante da decenni (cioè spendiamo meno di ciò che investiamo). L’Italia quindi ha fondamentali a posto e ciò significa che, se fosse in possesso di una Banca Centrale propria, non potrebbe fallire (addio spread, addio default)! LA BILANCIA COMMERCIALE (Import/export). L’Italia quando si è trovata in un sistema di cambi flessibili (la regola nel mondo) ha praticamente avuto bilancia commerciale costantemente positiva. Quando il nostro paese si è trovato in difficoltà da questo punto di vista è statp perché si trovava in un cambio fisso con i tedeschi (SME dal 1979 al 1992 ed EURO dal 1997 negli scambi interbancari). In altre parole l’Italia è forte quando è libera, espressione massima della propria creatività (Made in Italy).