Bruciati i primi 4 anni e mezzo di risparmi che si ottenevano grazie al taglio dei parlamentari… Ancor prima di renderlo effettivo.
Avete capito bene… Lo stato “avrebbe” risparmiato circa 320 milioni di euro in 4 anni e il referendum ci costa 350 milioni di euro in una sola botta!!! A rivelarlo in un suo post su fb é proprio Alessandro di battista … E visto che il referendum non è stato proposto da Rousseau o dal Movimento 5 stelle , ci tiene a precisare che per lui sono troppi soldi per un esito già “scontato” , Una spesa inutile… Perché la riforma passerà.
[” Il portale di fact-checking sostiene che, una volta che il taglio dei parlamentari sarà effettivo, lo stato risparmierà circa 81,6 milioni di euro all’anno, e di conseguenza circa 408 ogni legislatura. Cit. “]
In questo altro
video Sempre di battista ci spiega che il taglio del senato proposto dalla riforma costituzionale del 2016, successivame bloccata , era una perdita di democrazia… E anche in quest’altro videoVideo afferma di voler” difendere la costituzione “… Come mai ora ha cambiato idea?
Il dubbio che ci assale dopo aver letto tutto questo é che la verità sia un altra, una terza opzione che non viene diffusa per comodità o per non” screditare una legge fatta da loro stessi” … ossia :” Il risparmio che si ottiene dal taglio dei parlamentari é misero e I referendum sulla modifica alla costituzione vanno sempre fatti… Indipendentemente da chi li chiede.”
Questo è quello che avrebbe dovuto dire Alessandro per essere coerente con sé stesso, con le sue affermazioni passate, ma forse anche qui qualcosa é cambiato, forse una strategia, un cambio di rotta, ma se il risultato è questo, allora tutto é possibile, anche che l’m5s perda proprio puntando sul risultato del referendum sbagliato, quando doveva essere imparziale a priori.
Voi cosa ne pensate?
Questi sono alcuni pezzi dell’articolo di Alessandro Di Battista in merito al referendum proposto sulle modifiche costituzionali del 2019, giudicate voi : ”
“… politicamente una vergogna il fatto che un mucchio di senatori possa – in sostanza – andare contro la pubblica opinione costringendo lo Stato a spendere circa 350 milioni di euro per indire un referendum dall’esito sicuro… ”
“… Avete letto bene: indire un referendum costa a noi contribuenti circa 350 milioni di euro… ”
“… Beh, con 350 milioni di euro avremmo potuto garantire un ulteriore bonus bebè da 813 euro per ogni bambino italiano. Invece 350 milioni di euro serviranno per un referendum che non vuole praticamente nessuno (669 firme raccolte dai radicali). Salvini spera che questo giochetto possa portare alle elezioni anticipate. E’ solo un’ignobile questione di poltrone. Infatti se dovesse cadere il governo prima del referendum sul taglio dei parlamentari noi cittadini eleggeremmo al prossimo giro ancora una volta 945 parlamentari e non i 600 previsti dalla riforma che è passata alle Camere… ”
“… Io mi auguro con tutto il cuore (nonostante i soliti giornali stiano scrivendo il contrario) che la legislatura non finisca prima del referendum così il prossimo Parlamento sarà composto da 600 parlamentari e soprattutto, chi ha firmato per questo sperpero di denaro pubblico (e i mandanti occulti alla Salvini) verrà travolto da milioni di cittadini ancora più incazzati per 350 milioni di motivi.”