IPOTESI:
il DEBITO PUBBLICO DELLO STATO ITALIANO è una Truffa ai danni del 99,5% del Popolo Italiano
TESI:
LA Truffa è basata essenzialmente su tre elementi:
sovrano1 – Cessione della Sovranità Monetaria ad una Banca Privata, Il 12 febbraio 1981 il Ministro del Tesoro Beniamino Andreatta (mano armata dei Banchieri contro il Popolo Italiano), in spregio della Costituzione Italiana, scrisse al Governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi (Banchiere) una lettera che sancì il “divorzio” tra le due istituzioni. In pratica con una semplice lettera, senza alcun dibattito Politico e senza che TV e Giornali dessero il minimo risalto alla notizia, lo STATO ITALIANO veniva privato della Sovranità Monetaria – sovranità (sottratta al Popolo) che i Padri Costituenti hanno ammesso potesse essere limitata, solo a condizioni di pace e giustizia fra le nazioni e a situazioni di parità con altri stati, ma mai ceduta (art. 11 Cost.). In pratica, da quella data, la Banca D’Italia non garantiva più l’acquisto dei Titoli che pertanto dovevano essere collocati presso gli investitori privati (il 95% dei Titoli erano e sono acquistati e detenuti dalle stesse Banche) ad alti interessi, in spregio della Costituzione Italiana che non la contempla minimamente. Successivamente la cessione ha avuto la completa attuazione con la sottoscrizione dei nostri Governanti dei trattati Europei. L’art. 1 stabilisce che l’Italia è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro e che la SOVRANITÀ appartiene al POPOLO che la esercita attraverso il Parlamento. Ecco appunto il Parlamento può esercitare la SOVRANITÀ ma non può assolutamente cederla, cosa che invece TUTTI i Politici succedutisi in Parlamento negli ultimi venti anni hanno incostituzionalmente fatto e/o accettato in danno della Popolazione, firmando e/o approvando e/o tacendo sui Trattati che hanno di fatto tolto allo Stato Italiano qualsiasi capacità decisionale in tema di politiche economiche.
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