La querelle sulle Ong evidenzia la totale assenza di sovranità dell’Italia che ha da tempo rinunciato al controllo delle frontiere accettando che chiunque paghi criminali strettamente legati ai gruppi terroristici islamici possa oltrepassarle.
Roma ha persino delegato ad organizzazioni private straniere parte del lavoro di «traghettatori» che fino al luglio scorso veniva ricoperto solo da navi militari italiane e Ue oppure, in emergenza, da mercantili in transito nel Canale di Sicilia.