Passaggio Lira-Euro, Consulta accerta che siamo stati rapinati fin dall’inizio
13 novembre 2015
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LA CORTE COSTITUZIONALE IL 5 NOVEMBRE SCORSO – ACCOGLIENDO IL RICORSO DI UN GRUPPO DI RISPARMIATORI – HA BOCCIATO LA NORMA DEL SALVA ITALIA DEL GOVERNO CHE ANTICIPAVA AL 6 DICEMBRE 2011 IL TERMINE ULTIMO PER POTER CONVERTIRE LE VECCHIE LIRE IN EURO
Di lucascialo.blogspot.it
Ogni qualvolta ci capita di rivedere una banconota o una moneta della vecchia Lira, proviamo un sussulto nostalgico, un tuffo al cuore, un senso di vuoto nelle tasche. La mia generazione è stata l’ultima a beneficiare della lira in età adolescente. Quando con mille lire in tasca ci sembrava di poter acquistare tante cose; quando con diecimila lire potevamo andare in pizzeria e ci rimaneva pure il resto. Oggi con cinquanta centesimi possiamo fare al massimo un’offerta a uno dei tanti mendicanti in strada, mentre con cinque euro al massimo possiamo comprare una pizza e una bibita ma da un take away.
GLI ERRORI, VOLUTI, INIZIALI – La sensazione, col passaggio dalla Lira all’Euro, di essere stati rapinati è stata immediata. I commercianti (quelli che da qualche anno piangono per la crisi) ne hanno subito approfittato per raddoppiare i prezzi. Col beneplacito dello Stato, il quale, oltre a non obbligarli per almeno un paio di anni di esporre il doppio prezzo Lira-Euro, ha raddoppiato esso stesso bollette e tariffe. Sarebbe bastato anche immettere monete di carta per 1 e 2 euro, per dare maggiore peso ai soldi e una maggiore consapevolezza per i consumatori nello spenderli.
Sorgente: Passaggio Lira-Euro, Consulta accerta che siamo stati rapinati fin dall’inizio