×

SOSTIENI RASSEGNA STAMPA 2.0

“La libertà di espressione va esercita con responsabilità. La libertà di parola e la libertà d'azione non hanno significato senza la libertà di pensiero e non c'è libertà di pensiero senza il dubbio. Dire quello che pensi certo ti danneggia in società: ma la libertà di parola vale più di mille inviti.”

  • Categoria dell'articolo:Politica

governo non vuole mostrare quei documenti La fondazione Luigi Einaudi di Roma aveva ricorso al tribunale amministrativo regionale del Lazio contro il rifiuto di far conoscere i documenti del Cts. Il Tar il 22 luglio scorso ha deciso di rendere tutto pubblico entro 30 giorni ma il governo, cioè la Protezione civile che di questo è un dipartimento, ha messo in campo l’avvocatura dello Stato per ricorrere contro la decisione.  Nell’appello è presente una domanda di sospensione cautelare della sentenza di primo grado. La decisione su questo punto dovrebbe quindi arrivare a giorni. Scrive l’avvocatura dello Stato: “I dpcm, oggetto dell’odierno contenzioso sono atti amministrativi generali, frutto di attività ampiamente discrezionale ed espressione di scelte politiche da parte del Governo che trovano la propria fonte giuridica nella delega espressamente conferita dal legislatore all’esecutivo in un atto avente forza di legge, ovvero, in particolare dapprima nell’articolo 3 del decreto legge 6/2020, convertito con Legge numero 13/2020 e, poi, nell’articolo 2 del decreto legge 19/2020, convertito con legge  35/2020, e rinvengono la propria ragione nell’esigenza temporanea ed urgente di contenere e superare l’emergenza epidemiologica causata dal Covid-19”. E’ questo il motivo per cui i verbali dovrebbero restare segreti.

La risposta della Fondazione Einaudi “E’ grave aver fatto l’appello perché dimostra che il governo non è disponibile ad essere trasparente su atti così importanti – dice l’avvocato Andrea Pruiti Ciarello, consigliere di amministrazione della fondazione Einaudi –  Atti che hanno compresso i diritti e le libertà costituzionali per i cittadini come mai nella storia della repubblica”. L’invito della Fondazione è quello di ritirare il ricorso e così “consentire ai cittadini di giudicare le scelte dell’esecutivo”.  Il presidente della fondazione Giuseppe Benedetto dice: “Facciamo appello perché con un gesto di apprezzabile e intelligente apertura agli italiani prima ancora che alla Fondazione Einaudi, la presidenza del Consiglio ripensi la sua posizione. Non abbiamo alcun intento di partecipare al confronto politico in corso. Per questo motivo avremmo auspicato e abbiamo sino all’ultimo sperato in un gesto di grande eleganza e di sostanza democratica da parte della presidenza del Consiglio dei ministri, che di fronte a una sentenza del giudice amministrativo avrebbe potuto adempiere senza proporre appello e insistere in una linea che appare di retroguardia”.

 

Fonte

 

LASCIA UN COMMENTO:

Rassegna Stampa

“La prima regola del giornalismo è sapere ciò che si vuole apprendere, la seconda è trovare chi è in grado di dare le informazioni che si stanno cercando.”

SEGUICI SU TUTTI I SOCIAL NETWORK

SOSTIENI RASSEGNA STAMPA 2.0

“Essi considerano come loro peggior nemico chi dice loro la verità” (Platone) e noi per circa dieci anni siamo andati avanti sfruttando proprio la nostra passione per la verità e le notizie “scomode”, adesso però abbiamo bisogno del vostro aiuto.

Sostieni la Controinformazione libera e indipendente

1.110€ su 10.000€ raccolti
Informazioni Personali

Termini

Totale Donazione: 20,00€

l’articolo continua dopo il testo — Abbiamo bisogno del vostro sostegno per continuare a fare controinformazione, abbiamo bisogno di voi: Nell’arco degli anni Rassegna stampa,  una redazione composta da un giornalista freelance editore libero e un super grafico , hanno diffuso più di 3237 articoli di controinformazione , 258 video reportage , riunito più di 2470 iscritti al canale YouTube, 11.200 iscritti alla pagina ufficiale di Rassegna stampa, 4250 iscritti al gruppo collegato, 124.000 iscritti al gruppo italexit su fb (che ora rischia la chiusura), 1 milione e mezzo di utenti attivi nel sito…
Tutto questo in 10 anni di lotte per la libertà e la giustizia  senza timore delle conseguenze . Perchè chiediamo il vostro sostegno?  Perché l’impegno personale che mettiamo non è più sufficiente, perché i costi  aumentano , perché oggi abbiamo bisogno di un informazione diversa, pulita, vera, fatta con il cuore, senza doppi fini e abbiamo bisogno che questa informazione sia costante, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Non abbiamo la pretesa di essere i migliori e sappiamo bene che non siamo gli unici…  ma sicuramente una cosa possiamo  garantirla :  siamo i più coerenti, passionali, genuini e empatici che ci sono in circolazione e se ritieni che questo possa bastare,  aiutaci e sostieni la nostra lotta contro i poteri forti. Una piccola donazione per te può sembrare poco ma per noi è molto, sopratutto oggi, sopratutto adesso—

Seguici su Telegram  https://t.me/RassegnaStampa2Punto0