Il 9 giugno 2017 il Presidente del Governo della Catalogna Carles Puigdemont annunciò l’intenzione di indire per ottobre dello stesso anno un secondo referendum, stavolta di natura vincolante, sull’indipendenza della Catalogna.
Il 6 settembre 2017 il Parlamento della Catalogna ha approvato il decreto legge che indice il referendum con valore vincolante sull’indipendenza della Catalogna dalla Spagna in forma di repubblica fissandone la data al 1º ottobre 2017.
Il Governo del Regno di Spagna ha ripetutamente dichiarato di considerare tale consultazione “illegale” in quanto viola l’articolo 2 della Costituzione spagnola che sancisce “l’unità indissolubile” dello Stato.
Il 20 settembre 2017 la Guardia Civil fa irruzione , armata fino a denti, negli uffici ministeriali della Generalitat di Catalogna per sequestrare 10 milioni di schede del referendum sull’indipendenza previsto per il 1 ottobre e arrestare 14 membri dell’esecutivo di vario livelli, tra cui il segretario generale dell’Economia.
Tutto questo nell’indifferenza più assoluta dell’Unione Europea che la considera una “questione di carattere interno” .
Già nel 2014 la Catalogna fece un referendum sempre sullo stesso tema e circa 80% dei cittadini votò per l’indipendenza … all’ora però l’esito finale non era “vincolante ” come quello del 1 ottobre 2017 e dopo gli arresti di ieri la situazione potrebbe precipitare in una guerra civile .
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