La guerra diplomatica tra i due Stati militarmente più potenti del mondo è iniziata nel dicembre 2016, quando la Russia era stata privata dei complessi diplomatici suburbani nei pressi di Washington e di New York. L’occasione era il presunto intervento degli hacker russi nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Tuttavia, questi edifici erano stati acquistati anni prima dall’URSS e sono di proprietà privata dell’ambasciata russa. Ciò significa quindi che gli americani non solo non avrebbero rispettano i diritti sovrani di un altro Paese, ma anche il principio della proprietà privata.
Il presidente russo Putin, nel dicembre 2016, non aveva risposto all’azione del presidente americano uscente riguardo alla chiusura dei complessi diplomatici. Al contrario, aveva invitato i figli dei diplomatici americani che lavorano in Russia a vedere l’albero di Natale nel Cremlino. Donald Trump, il nuovo presidente americano, aveva scritto in suo tweet: “Ho sempre saputo che (Putin ndr) fosse molto intelligente!”.
Tuttavia, salendo alla carica di presidente, Trump non ha abolito le decisioni del suo predecessore Obama e ha continuato la sua politica di confronto con la Russia
Sorgente: Stati Uniti: cosa c’è dietro la chiusura delle sedi diplomatiche russe – l’Opinione Pubblica