IN SVEZIA E’ TUTTO APERTO
La Svezia invece ha deciso di seguire un’altra strategia. Nessuna chiusura di scuole, locali pubblici e attività economiche. Sono soggette alla quarantena solo le persone positive. Nella foto d’apertura: una strada di Stoccolma il primo aprile 2020. Eppure il Sars-Cov2 è anche lì una minaccia: l’ultima statistica, aggiornata alle 14 del 2 aprile (qui i dati), riporta 5.466 casi con 429 persone ricoverate in terapia intensiva. I decessi attribuiti al Coronavirus sono 282: solo 33 svedesi deceduti avevano meno di 70 anni. Qualche limitazione ovviamente c’è anche in Svezia: sono vietate le iniziative con più di 50 presenti, le case di riposo dal 31 marzo scorso sono off limits per chiunque. La Svezia ha circa 10 milioni di abitanti, gli stessi della Lombardia, ma ha un’estensione molto maggiore rispetto all’Italia: circa 500 mila chilometri quadrati, contro 300 mila. La densità di popolazione è dunque molto bassa: anche in Italia nelle zone più periferiche la diffusione del Sars-Cov2 è bassa.
PERCHE’ QUESTA STRATEGIA?
La risposta al virus che il governo svedese ha scelto si basa sulla fiducia: le autorità hanno stilato un decalogo di consigli, e i cittadini si attengono scrupolosamente.