«in tutti i casi, sia che gli esami siano svolti in presenza o da remoto, gli studenti sono tenuti al possesso della certificazione verde o di analogo documento previsto nel presente Protocollo». Inoltre, viene specificato che sono i docenti della commissione d’esame a dover verificare, mediante l’applicazione VerificaC19 del Ministero della Salute, il possesso del lasciapassare sanitario, e viene precisato che i controlli possono essere fatti «anche a campione».
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In tal senso, aggiunge Di Lenarda, «l’obbligo serve per spingere gli studenti a vaccinarsi». Un’affermazione, quest’ultima, che contrasta con il decreto, che seppur ancora non specificato da un dpcm al momento parla chiaro e, come riportato, sottolinea praticamente che alla base del Green Pass ci siano ragioni scientifiche, e non certo persuasive.
Ad ogni modo, il Green Pass non sembra essere realmente efficace in ottica prevenzione dal contagio. Basterà ricordare che recentemente in Cornovaglia, nel Regno Unito, quasi 5.000 persone sono risultate positive al Coronavirus dopo aver partecipato ad un evento al quale si poteva accedere solo soddisfacendo condizioni praticamente identiche a quelle necessarie per ottenere il Green Pass.
Sorgente: L’Università di Trieste impone il Green Pass anche per gli esami a distanza