Diciamo che ogni scusa é buona per poter togliere qualche diritto ai cittadini e oggi la scusa da cogliere al volo é la notizia che 5 parlamentari hanno chiesto il bonus da 600 euro… Scandalo!
Una notizia perfetta per fare uno spot contro la privacy e contro la libertà… E chi poteva gettarsi a capo fitto su un tema così delicato? I 5 stelle… Chiaramente.
Ecco qua lo spot dei grillini : firma anche tu per rinunciare al tuo diritto alla privacy, fai come noi! La privacy è brutta e cattiva e chi non ci rinuncia é sicuramente un ladro
Ecco il post integrale di Valeria, l’eroina del giorno che invece di dire che la legge che hanno fatto era fatta male, se la prende con quelli che hanno usato la legge per prendere il bonus :
“E’ stato inquietante, come cittadina che ha sempre combattuto i privilegi della politica e da rappresentante delle istituzioni che a quegli stessi privilegi ha rinunciato fin dal primo giorno, apprendere che cinque parlamentari della Repubblica e ben 2mila tra amministratori locali e regionali hanno avuto il coraggio di beneficiare di risorse destinate a chi ancora oggi non riesce a mettere il piatto a tavola. Personaggi che, senza vergogna, hanno chiesto e ottenuto soldi che avrebbero sfamato famiglie, destinati a papà disperati che hanno perso il lavoro o che stanno pensando di chiudere per sempre la propria attività. Non possiamo consentire che questa gente continui a sedere nelle istituzioni e a rappresentare i nostri cittadini. Ora è il momento dell’indignazione collettiva e che tutti escano allo scoperto. Ho inoltrato una richiesta all’Inps e una richiesta di accesso alla Giunta regionale della Campania per conoscere se ci sono politici regionali che hanno usufruito del bonus sia nazionale che regionale. In queste stesse ore io e i miei sei colleghi del gruppo regionale del Movimento 5 Stelle firmeremo un’attestazione con la quale rinunciamo al diritto alla privacy e attestiamo di non aver ricevuto alcun bonus. Chiedo ai consiglieri di tutti i gruppi rappresentati in Consiglio regionale, al presidente della Regione e a tutti gli assessori di fare come noi. Non c’è riservatezza che tenga, i cittadini hanno il sacrosanto diritto di sapere di che pasta è fatto chi li rappresenta. Di fronte a notizie del genere serve un’operazione trasparenza, seguita da un’operazione pulizia. Chi, come noi, non ha niente da nascondere si faccia avanti e ci aiuti a scovare i furbetti del bonus e a sbatterli fuori per sempre dalle istituzioni.”