“SarsCov2 è definita una chimera ricombinate. Ciò significa che nasce da due ceppi diversi che unendosi originano un nuovo agente virale”, spiega Tritto. “I ricercatori hanno isolato due ceppi di virus, uno trasmesso dai pipistrelli e uno dai pangolini. Ma non ci sono possibilità che queste due infezioni si siano unite tra loro in maniera naturale”
Due specie “incompatibili” – I due ceppi di Coronavirus isolati hanno delle affinità molto alte con quello riscontrato nell’uomo. “Il virus isolato nei pipistrelli è affine al 94%, quello riscontrato nel pangolino addirittura il 96%”, continua Tritto. “In medicina esistono delle ricombinazione chiamate wild. Sono mutazioni naturali, non create in laboratorio. Nel nostro caso però, è molto difficile che i due animali siano entrati a contatto”. Il pangolino è un formichiere asiatico con delle scaglie protettive lungo tutta la schiena. “Per avere una chimera ricombinante, un pipistrello avrebbe dovuto mordere il pangolino così a fondo da trasmettere il virus, il che è impossibile”.